Articolo pubblicato sul “Notiziario della GUARDIA COSTIERA” – ANNO V n.° 3 – GIUGNO 2003
Da una parte la Scuola e gli Enti Pubblici quali il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Ministero della Salute, il Dipartimento della Protezione Civile, il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, le Amministrazioni comunali delle città costiere, con le loro capacità di valorizzare abilità e competenze; dall’altra il privato sociale della Società Nazionale di Salvamento di Genova – Onlus, associazione formatrice di Bagnini di Salvataggio dal 1871, ideatrice di un percorso costruttivo di una cultura della sicurezza sulle spiagge e sul mare che parte dal basso. E, in mezzo, i bambini in età scolare, con il loro entusiasmo da mettere alla prova e quella voglia di valori che gli adulti trattano con sufficienza e distrazione.
I giovanissimi quali protagonisti attivi del Progetto: “Papà ti salvo io”, presentato e fortemente voluto dal Presidente della Società Nazionale di Salvamento, prof. Giuseppe Marino.
Due linee guida: l’educazione come fatto capace di coinvolgere tutta la persona e la proposta dell’educazione per promuovere e diffondere il concetto per l’autoprotezione e di mediazione rispetto alla popolazione adulta, nonché di sicurezza globale e di solidarietà come via maestra per la formazione di futuri cittadini per una più vasta educazione di Protezione Civile.
In una parola, per essere bambini capaci di sensibilizzare gli adulti verso una balneazione sicura e rispettosa dell’ambiente marino, ma anche portatori di conoscenze di base di educazione stradale stimolante verso gli adulti per un viaggio sicuro di andata e ritorno dai luoghi di mare, affinché una spensierata giornata estiva di mare non ritrasformi in un evento tristemente conclusivo di vite umane.
E’ così che si è sviluppato un primo progetto sperimentale nel 2002, portato avanti dalla Salvamento con la collaborazione sinergica di una ventina di amministrazioni comunali, che lo hanno reso operativo con le scuole del territorio e le rispettive Autorità Marittime che hanno aderito, ottenendo un ritorno significativo d’immagine.
Grazie al successo ottenuto da questa iniziativa, il Progetto sarà esteso, nel 2003, in tutto il territorio costiero italiano con il sostegno delle capitanerie di Porto, degli Enti pubblici e dei Ministeri citati.
Obiettivo: coinvolgere le comunità scolastiche affinché i vari Circoli promuovano nelle scuole manifestazioni riguardanti le tematiche connesse all’educazione della sicurezza in mare e stradale con programmi, svolti insieme ai Bagnini delle Sezioni territoriali della Salvamento, di attività ludico motoria legate alle stesse tematiche, nonché incontri, conferenze, collaborazioni interistituzionali, interventi vari afferenti il settore. Con la pratica ludica i bambini acquisiscono il rispetto delle norme e, mettendo in atto quanto appreso educano il mondo degli adulti alla loro osservanza.
La fase iniziale del progetto prevede, in data da stabilirsi, sulle spiagge e preferibilmente in agosto, ma anche nelle scuole, piscine, aule consiliari, ecc., l’attuazione della “Giornata della Sicurezza in mare”, in cui i bambini saranno artefici e protagonisti della manifestazione stessa.
Il gioco, denominato “Papà ti salvo io” è il mezzo per divertire i bambini ed è inserito in una confezione da consegnare a ciascun giovanissimo contenente anche vario materiale da essi ambito, quali cappellino, T-Shirt, portachiavi, ecc., con i quali i bimbi si vestono per svolgere il gioco, alla presenza delle Autorità.
In più, al termine della manifestazione, a tutti i bambini partecipanti al gioco, con apposita cerimonia, viene consegnato l’attestato “I am a Baby Watch – Io sono un piccolo bagnino”. Tra tutti i diplomati della fase territoriale segue il sorteggio per l’assegnazione del “Baby Watch d’oro. Un apposito evento conclusivo, prevede l’organizzazione di uno speciale sorteggio tra tutti i Baby Watch d’oro d’Italia per l’estrazione del nominativo del bambino che ha diritto ad un viaggio premio a San Diego California, per la visita con i genitori alle strutture dell’omologa associazione statunitense.