Società Nazionale di Salvamento, dal 1871... per la sicurezza della vita sul mare
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salvataggio

Olbia, 15 Settembre 2019 – Riportiamo la versione integrale dell’articolo: Olbia, SNS: stagione balneare 2019 costellata di “miracoli silenziosi” – pubblicato su Olbia.it il 14 Settembre 2019.

Leggi online l’articolo Olbia, SNS: stagione balneare 2019 costellata di “miracoli silenziosi” su olbia.it

Olbia, 15 settembre 2019-  Oggi 15 settembre si chiude la stagione balneare 2019 dei bagnini della Società Nazionale di Salvamento della Sezione di Olbia. Gli angeli rossi che hanno prestato servizio nelle piscine e sui litorali ricadenti nel comune di Olbia concludono felicemente la loro opera di prevenzione e soccorso coadiuvato dalla preziosa e sinergica collaborazione delle capitanerie di porto di Olbia e di Golfo Aranci sempre disponili a sostenere ed affiancare tutti gli operatori sul campo.
Nel corso della stagione balneare 2019 numerosi sono stati gli interventi portati a termine con successo dai bagnini di salvataggio, tutto frutto di un’attenta ed incessante opera di addestramento e prevenzione, di una scrupolosa conoscenza delle tecniche di soccorso, recupero e rianimazione.
Nella spiaggia di Marinella i bagnini della sns di Olbia hanno assistito e portato in zona sicura i bagnanti durante due vortici d’aria molto forti cha hanno causato diversi contusi. Nonostante la bandiera rossa issata ad indicare “pericolo” e ai richiami tramite fischietto; numerosi sono stati gli interventi di recupero bambini su materassini gonfiabili portati fuori dalle acque di balneazione a causa dei venti di maestrale.
Fra i tanti salvataggi merita d’essere menzionato quello di un bimbo di nazionalità tedesca che, sfuggito al controllo dei genitori, si è tuffato nella piscina di un residence, al momento chiusa causa condizioni meteorologiche avverse, è stato prontamente soccorso dal bagnino fino all’arrivo del personale medico e dell’elisoccorso.
Ma, questa estate costellata di innumerevoli e quotidiani “miracoli silenziosi”, purtroppo, così come ci informano le cronache, è segnata anche da alcuni tragici avvenimenti che dovrebbero suggerire una profonda riflessione sociale e riformulare il paradigma della sicurezza della vita in mare.
Sul nostro litorale la penuria di informazioni a disposizione dei turisti e dei venditori ambulanti porta inevitabilmente ad una colpevole ed sottovalutazione dei pericoli della balneazione ed è qui che l’obiettivo principale dei bagnini, ovvero la prevenzione, acquista un valore aggiunto.
Difatti svariati sono stati gli interventi mirati alla tutela del rispetto e del corretto utilizzo della battigia in quanto zona di LIBERO TRANSITO ad utilizzo degli operatori e mezzi di primo soccorso (così come menzionato dalla ordinanza); di interventi nei confronti di imbarcazioni a motore, jet ski, che entrano nella zona riservata ai bagnanti e di opere di sensibilizzazione nei confronti dei venditori ambulanti che con i loro carretti in sosta nella battigia accludono la visuale in mare da parte del servizio di salvataggio.
A tal proposito e bene ricordare che la maggior parte dei recuperi in mare avviene nei primi 20 mt.
Andrea Pascalis ,Direttore della Sezione Salvamento di Olbia, ha voluto ricordale che“ È necessario abbandonare il luogo comune che identifica il “bagnino di salvataggio” con uno stereotipo simbolo di inefficienza e lassismo, iniziando a pensare che si tratta di professionisti del soccorso e della tutela delle aree marine senza i quali gli  stabilimenti nel nostro Paese non potrebbero neppure aprire (sono un elemento indispensabile come indicato sulle Ordinanze di Sicurezza Balneari di tutte le regioni italiane)”.
Francesco Gambella, Istruttore SNS, ha precisato che “Una terra che conta ogni anno un numero crescente di presenze turistiche sulle proprie spiagge e la cui economia è in gran parte caratterizzata da questo settore, non può trascurare una categoria lavorativa così determinante per una corretta offerta”.
Al fine di sensibilizzare e attribuire la giusta importanza ad una figura lavorativa trascurata e sottovalutata, Il giorno 15 Giugno 2019, nella  concessione demaniale “Sunset beach” nel golfo di Marinella, presso il Comune di Olbia, si e svolto l’evento “Papà ti salvo io”.
Tale evento patrocinato dalla capitaneria di porto di Golfo Aranci, grazie alla sensibilità del Comandante Filosa, è stato rivolto ai bambini di età scolare (scuola primaria) con l‘obiettivo di promuovere l’importanza della sicurezza in spiaggia e in mare, il valore della prevenzione, il rispetto ambientale del territorio, con particolare riferimento al litorale ed al mare prospiciente ma soprattutto per insegnare ai bambini come vivere il mare senza pericoli, o meglio, prevenendo i pericoli attraverso le 10 Regole d’Oro per un Bagno Sicuro.
L’attività della Società Nazionale di Salvamento della Sezione di Olbia non finisce qui,  anche quest’anno infatti nel mese di ottobre partiranno i i corsi per il conseguimento del brevetto di bagnino di salvataggio.

Fonte e foto: olbia.it

Bisceglie, 2 Agosto 2019 – Un ragazzo polacco, colto da malore mentre faceva il bagno in località Cala dell’Arciprete a Bisceglie (BAT), ha rischiato di annegare.  Il tempestivo intervento di un bagnino ha evitato il peggio.
E’ accaduto nel primo pomeriggio di Mercoledì 31 Luglio.

Lo riporta il quotidiano “La Gazzetta del Mezzogiorno -La Gazzetta del Norbarese”  il 02/08/2019.

Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno – La Gazzetta del Norbarese

Muravera, 28 Luglio 2019 – Due ragazzini francesi di 14 anni, dopo essersi allontanati  dalla spiaggia di Colostrai, vicino a Muravera (CA) con la loro tavola SUP, non riuscivano più a tornare a riva a causa delle forti raffiche di vento fortissime.
Ormai in balìa del mare aggrappati alla loro tavola, i due ragazzi sono stati soccorsi da due bagnini dello stabilimento Nicla e da un militare della Guardia di Finanza, esperto di kayak.
I tre soccorritori sono riusciti a raggiungere i ragazzi e a ricondurli in salvo a riva. E’ accaduto Domenica 28 Luglio.

Lo riporta “L’Unione Sarda” online il 28/07/2019.
Leggi l’articolo online su unionesarda.it: Muravera, “eroico” salvataggio di due ragazzini in balìa del mare 

Fonte: unionesarda.it
Foto: notiziesarde.it

Roma, 23 Luglio 2019 – Adnkronos Salute intervista Giuseppe Marino, Presidente della SNS.
“Società nazionale salvamento, migliora sensibilità bagnanti verso sicurezza ma la prevenzione è tutto”

Al mare, in piscina o al lago, non bisogna mai abbassare la guardia. “E’ davvero così perché, monitorando il fenomeno ogni anno, la stima degli annegamenti mortali in Italia è di circa 400 casi; spesso si oscilla tra i 380 e i 420 incidenti. Il trend del 2018 si è attestato su queste cifre. Quest’ anno fino a maggio, quando il tempo non è stato buono, avevamo assistito ad un diminuzione, ma già nei mesi seguenti il numero è risalito”. A fare il punto sugli annegamenti per l’Adnkronos Salute è Giuseppe Marino, presidente della Società nazionale di salvamento. A fronte di questi numeri, che non riescono a chiarire le cause di questi incidenti, “ogni anno registriamo 60 mila salvataggi – aggiunge Marino – ricordando che la maggior parte degli annegamenti avviene nei primi 20 metri di mare”.
La Società nazionale di salvamento definisce il fenomeno come “una strage silenziosa” e valuta che oltre l’80% degli annegamenti “riguarda gli uomini e le cause sono riconducibili a comportamenti audaci e sprezzanti di fronte al pericolo”. Questi numeri, al di là di oscillazioni percentuali poco significative, sono fermi da alcuni anni, quasi si fosse formato di fronte ad essi uno scoglio insormontabile. “Recentemente è stato istituito un Osservatorio per monitorare questo fenomeno, che vede il contributo dei diversi enti, tra cui il nostro, i ministeri dell’Ambiente e della Salute, le Capitanerie di porto – ricorda Marino – con l’obiettivo di avere a fine stagione, tra ottobre e novembre, un quadro esatto degli annegamenti e delle cause”.
Ma per quale motivo si continua a morire sulle spiagge o nelle piscine? “Negli anni la sensibilità dei cittadini nei confronti della sicurezza in mare è migliorata – avverte il presidente Marino – ma è chiaro che il problema sono le spiagge libere, dove non c’è il bagnino di salvataggio. In questi tratti di costa la sorveglianza latita e chiaramente aumenta il numero di incidenti. Spesso i comuni non hanno i fondi per garantire il servizio, mentre invece gli stabilimenti devono garantire la presenza del bagnino. Occorre investire su questo fronte”.
In spiaggia o in piscina, l’occhio vigile del bagnino può prevenire l’annegamento “perché è formato per essere attento ad alcune situazioni di pericolo, ad esempio – spiega Marino – in piscina gli annegamenti sono silenziosi e non attraggono l’attenzione di chi nuota accanto. Solo il bagnino è addestrato per capire quando sta accendo qualcosa di fatale e intervenire”.
La Società nazionale di salvamento segnala “100 mila soggetto con brevetto. Non tutti lo fanno per lavorare, ma abbiamo i numeri per coprire tutte le coste italiane. Calcolando in Italia circa 30 mila stabilimenti balneari, in media ognuno deve avere almeno tre bagnini – conclude il presidente – Poi ci sono gli stagionali. E’ chiaro che per fare la prevenzione non mancano certo le risorse umane, ma la volontà di mettere in sicurezza tutte le spiagge libere”.
La Società nazionale di salvamento ha elaborato anche un decalogo per “un bagno sicuro”:
1) Se non sai nuotare non entrare in acqua al di sopra della cintura;
2) Non entrare in acqua dopo una prolungata esposizione al sole. Forti sbalzi di temperatura possono essere molto pericolosi;
3) Nuota sempre in coppia, mai da solo! Nuota sempre all’interno della zona di riservata alla balneazione;
4) Non continuare a nuotare quando sei stanco. Riposati sul dorso e poi vai verso riva. Se hai bisogno, non esitare a chiedere aiuto. E non allontanarti dalla riva, ma nuota parallelamente alla costa
5) Evita di tuffarti quando non conosci il fondale: può rivelarsi molto pericoloso;
6) Attento all’apnea! Evita l’iperventilazione prima dell’apnea;
7) Prendere il sole per la nostra salute è molto importante, ma solo con moderazione;
8) Bandiera rossa: condizioni marine sono pericolose, non entrare in acqua;
9) Non raccogliere siringhe od oggetti taglienti sulla spiaggia, segnalane la presenza al tuo bagnino;
10) Dopo aver scoperto quale meraviglia sono gli animali del mondo sommerso, lasciali vivi e liberi di nuotare nel loro ambiente.
Lo scorso 19 luglio è stata lanciata la Campagna nazionale di sensibilizzazione e prevenzione incidenti e annegamenti in eta’ pediatrica anno 2019. Uno spot televisivo di 30 secondo in onda da luglio a fine agosto sulle reti Rai, Sky e LA7 ricorda ai genitori il loro ruolo per l’educazione e la sicurezza acquatica dei loro bambini. Protagonisti dello spot l’ex calciatore e campione del mondo 2016 Gianluca Zambrotta e Nicola Brischigiaro, primatista mondiale di apnea ed esperto di educazione acquatica.
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Portonovo-Ancona, 21 Luglio 2019 – Una giovane di 23 anni di ritorno dal mare si è improvvisamente sentita male, perdendo conoscenza, a Portonovo contrada del Poggio di Ancona. Allertato il 118, la Capitaneria di porto ha inviato in soccorso il gommone della Società Nazionale di Salvamento con a bordo anche i volontari della Croce Verde di Castelfidardo. E’ accaduto Domenica 21 Luglio.

Leggi l’articolo Sviene al ritorno dal mare a Portonovo: 23enne soccorsa in codice rosso su cronachemaceratesi.it

Portonovo Soccorso: il gommone della Società Nazionale di Salvamento ha già effettuato diversi  interventi di soccorso, coordinati dalla Capitaneria di porto, in questo mese di Luglio.

Fonte: cronachemaceratesi.it
Foto: youtvrs.it

Fratta Todina, 20 Luglio 2019 – Un bambino ha rischiato di annegare in una piscina di Fratta Todina (PG). Il piccolo, dieci anni, stava giocando quando i bagnini lo hanno visto in evidente difficoltà. Dopo l’immediato soccorso, il bambino è stato precauzionalmente portato in ospedale per controlli, poi dimesso.

Lo riporta “La Nazione” ed. Umbria il 20/07/2019.
Leggi l’articolo de “La Nazione” online: Bambino rischia di annegare, provvidenziale intervento dei bagnini in piscina

Fonte: La Nazione ed. Umbria

Sabaudia, 16 Luglio 2019 – Due bambini di 6 e 8 anni sono stati soccorsi dai bagnini in presidio sul lungomare di Sabaudia (LT). E’ accaduto nel primo pomeriggio di Martedì 16 Luglio. I bambini, in balia della corrente, venivano trascinati al largo: subito notati dai soccorritori, sono stati recuperati e portati in salvo a riva.
Leggi l’articolo pubblicato sul quotidiano “Latina Editoriale Oggi” del 17/07/2019.

Fonte: Latina Editoriale Oggi

Casalbordino, 14 Luglio 2019 – Domenica scorsa tre bambini tra i 7 e gli 8 anni si sono trovati in difficoltà nello specchio acqueo prospiciente il lido Vikyleo di Casalbordino (CH). Allontanatisi oltre il limite delle acque sicure, non riuscivano a tornare a riva a causa della forte risacca. In difficoltà anche la madre dei bimbi.
Senza esitare, la bagnina SNS Antonia Franco è prontamente intervenuta riportando a riva i bambini e la donna.
Ecco l’articolo di Daria De Laurentiis pubblicato sul quotidiano “il Centro” il 16/07/2019.

Fonte: Il Centro

Grado, 6 Luglio 2019 – Un bimbo di 11 mesi stava tranquillamente gattonando in pochissimi centimetri d’acqua accanto ai genitori ma, a causa di una piccola onda, il piccolo ha inghiottito acqua finendo poi col viso verso il basso non riprendendosi più. Il tempestivo intervento dei bagnini di salvataggio della Git e di due infermieri, che casualmente erano in spiaggia, ha evitato il peggio. Il piccolo non è in pericolo di vita. E’ accaduto Sabato 6 Luglio sulla spiaggia di Grado (GO).

Leggi l’articolo di Antonio Boemo pubblicato sul quotidiano La Tribuna di Treviso del 7 Luglio 2019

Leggi l’articolo online su La Tribuna di Treviso

Fonte: La Tribuna di Treviso del 7 Luglio 2019

Sirolo, 3 Luglio 2019 –  Momenti di grande apprensione nella spiaggia delle “Due Sorelle”, a Sirolo (AN). Due donne, ciascuna con due figli, avevano affittato un gommone per un tour nelle spiagge del Conero, lasciandolo ancorato al largo. Una delle due si è tuffata per recuperare il gommone e fare rientro a terra, ma la forte corrente l’ha trascinata al largo. Il bagnino Gianfrancesco Gatti, della Compagnia traghettatori della riviera del Conero, l’ha raggiunta con il sup e soccorsa. La donna ha quindi potuto recuperare il gommone e tornare a casa in salvo. E’ accaduto il 3 Luglio.

L’articolo del Corriere Adriatico ed. Ancona del 4 Luglio 2019

Fonte: Corriere Adriatico ed. Ancona del 4 Luglio 2019