Società Nazionale di Salvamento, dal 1871... per la sicurezza della vita sul mare
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salvataggio

Portonovo, 12 Luglio 2020 – Paura nella baia di Portonovo (AN) la mattina di Domenica 12 Luglio. Quattro persone in difficoltà, un bambino di 10 anni, la mamma, il papà e un altro uomo che si era tuffato per aiutarli, non riuscivano più a ritornare a riva a causa della corrente che li spingeva al largo, rischiando anche di mandarli a sbattere sugli scogli. Poi il tempestivo intervento dei soccorritori della Società Nazionale di Salvamento e dei bagnini.
Il racconto del soccorso nell’articolo di Roberto Senigalliesi “Portonovo, folla e onde. Quattro portati in salvo paura per un bambino”, pubblicato sul quotidiano “Il Corriere Adriatico” ed. Ancona il 13/07/2020. 

Fonte e immagini: “Il Corriere Adriatico” ed. Ancona

Loano, 10 Luglio 2020 – Nella giornata di Venerdì 10 Luglio, presso i Bagni Marina Piccola di Loano (SV), Pasquale Ebe (84 anni) e Rosanna Picasso (77 anni) sono stati premiati per la loro attività di salvamento: ben 53 gli anni trascorsi sul trespolo.
Bagnini per una vita intera. La “Medaglia di anzianità” e l’attestato da parte della Società Nazionale di Salvamento sono stati consegnati loro dal Direttore della Sezione SNS di Borghetto Santo Spirito, Daniele Alberigo, e dal Vice Presidente provinciale del Sindacato Italiano Balneari, Diego Burastero.

Un riconoscimento “per una intera vita dedicata al generoso e continuo impegno civile, costantemente teso alla salvaguardia dei bagnanti, contribuendo in maniera efficace e determinante al salvataggio di innumerevoli vite umane e la diffusione dei principi fondamentali della Società Nazionale Salvamento, rappresentando un riferimento costante e propositivo caratterizzato da elevata professionalità, silenziosa generosità e impareggiabile altruismo”.

Fonte e foto: SNS Sede Nazionale – SNS Sez. Borghetto Santo Spirito

Milano, 4 Luglio 2020 – Fanpage.it, giornale on-line, ha intervistato il nostro Paolo Trotti, responsabile della Sezione di Pavia della Società Nazionale di Salvamento.

Bagni nei fiumi e nei laghi, gli esperti: “Attenzione alle correnti e agli sbalzi di temperatura”

Sbalzi di temperatura, traumi e correnti sono tra i pericoli principali per i bagnanti. Paolo Trotti, presidente della sezione di Pavia della Società Nazionale di Salvamento, ha fornito alcuni consigli da seguire in questi giorni d’estate per chi sceglie laghi o fiumi per una vacanza o una gita fuori porta.

leggi l’articolo di Chiara Ammendola su fanpage.it – pubblicato il 04/07/2020 

<<Con la fine del lockdown e l’inizio della bella stagione, sono in molti che decidono di trascorrere il weekend al lago o di passare una giornata fuori porta al fiume, un modo per trovare refrigerio dalle temperature estive e soprattutto rilassarsi e divertirsi in compagnia. Ma con l’arrivo delle estate purtroppo si susseguono anche le notizie di cronaca di decessi che avvengono tra i bagnanti, non solo al mare o in piscina, ma soprattutto al lago e al fiume. Spesso giovanissime, le vittime tendono pericolosamente ad aumentare col passare degli anni, per questo è fondamentale conoscere le giuste regole per evitare incidente e non mettere in pericolo la propria vita.

L’attività di balneazione nei fiumi è vietata
Paolo Trotti, presidente della sezione di Pavia della Società Nazionale di Salvamento, ha fornito alcuni consigli da seguire in questi giorni d’estate e di vacanze al lago o gite fuori porta: “Innanzitutto nei pressi delle foci dei fiumi c’è il divieto di balneazione, al contrario di quanto concerne i laghi dove invece è concesso, questo per la pericolosità, per l’igiene e soprattutto perché non ci sono figure come quella dei bagnini che aiutano i bagnanti in caso di pericolo: per i fiumi ci sono i soccorritori fluviali che intervengono solo quando c’è già stato un evento traumatico – spiega a Fanpage.it Trotti – il fiume rappresenta un ambiente pericoloso a causa di fattori come quello relativo alla temperatura dell’acqua che si aggira tra i 10 e i 12 gradi e che si differenzia fortemente da quella del nostro corpo che è intorno ai 36 gradi. Il nostro corpo non riesce a sopportare lo sbalzo termico, infatti una delle cause che interviene in questi casi è l’ipotermia che fa perdere coscienza, lasciando che subentrino i traumi e l’annegamento“.

“Per quanto riguarda i fiumi di pianura come il Ticino invece il pericolo è rappresentato dalla corrente, dalle piante sommerse o dai rami, o dove c’è stato un intervento dell’uomo, da materiali ferrosi nei quali si può restare incastrati finendo per essere tirati giù – continua Trotti – quando si sente di incidenti spesso si tratta di persone non esperte che si tuffano in acqua e rischiano la propria vita finendo per essere trascinate sul fondale: invece bisogna capire dove si fa il bagno, rimanere dove si tocca e non andare oltre perché non sappiamo com’è il fondale”.

Attenzione ai canali artificiali tra i più pericolosi
Un monito va anche ai ragazzi, spiega Trotti, che sono abituati ad andare nei canali artificiali e quelli sono ancora più pericolosi, a causa della corrente che resta uno dei pericoli più forti: “Il mio consiglio è di stare molto attenti: utilizziamo le piscine e il mare, anche perché igienicamente sono più controllate. In piscina c’è il cloro, in mare c’è il sale. Nei fiumi non sappiamo cosa ci può essere tra scarichi tossici che vengono fatti dalle persone o da malattie che vengono trasmesse a causa degli animali come la leptospirsoi, portata dal topo”. “Escursione termica, ipotermia o traumi sono tra i pericoli più evidenti quando si fa il bagno nei fiumi o nei laghi – conclude Trotti – quando mettiamo i piedi in acqua non sappiamo cosa possiamo trovare sotto. Il lago è molto profondo e i malesseri e gli incidenti possono capitare ovunque, però qui c’è la presenza dei bagnini di salvataggio, cosa che non è prevista nei fiumi”.>>

di Chiara Ammendola

Fonte e immagini: Fanpage.it

Lago di Garda, 27 Giugno 2020 – L’articolo “Spiagge del lago sorvegliate speciali”, di Emanuele Zanini, pubblicato sul quotidiano “L’Arena”  lo scorso 27/06/2020. L’intervista a Nicola Soliman, responsabile della Società Nazionale di Salvamento Sez. Verona; il monitoraggio delle coste gardesane.

Fonte e immagini: L’Arena

Genova, 1 Luglio 2020 – Comunicazione indirizzata a tutti i Bagnini di Salvataggio dal Prof. Giuseppe Marino, Presidente SNS, e dal Dr. Alfredo Rossi, Direttore Sanitario SNS.

A tutti i Bagnini di Salvataggio SNS

OGGETTO: EMERGENZA COVID-19
Indicazioni operative per i Bagnini di Salvataggio
Documento finale

L’emergenza COVID-19 e le conseguenti necessarie misure di contenimento al fine di limitarne la diffusione riguardano, come logico, anche il mondo della balneazione.
Per questa ragione le Istituzioni nazionali, segnatamente l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) e soprattutto il Ministero della Salute, con il contributo anche della SNS, hanno diramato direttive di riferimento che esprimono raccomandazioni e norme specifiche (cfr. in particolare la circolare Min. Salute 05/06/2020 e segg.).
Queste raccomandazioni sono correttamente ed estremamente dettagliate, ma riguardano soprattutto l’individuazione e la descrizione delle attrezzature e dei dispositivi specifici da utilizzare per il salvataggio ed il soccorso. Non va tuttavia dimenticato il ruolo decisionale e nella realtà determinante che il Bagnino si trova a dover assumere di fronte ad una situazione di urgenza.
Ci sembra quindi opportuno sottolineare da parte nostra alcune considerazioni in merito alla possibilità effettiva di effettuare un salvataggio/soccorso in epoca COVID, coniugando i criteri di sicurezza per gli operatori e la necessità primaria di salvare una persona in pericolo di vita, specie in un contesto critico e criticamente mutevole quale l’ambiente della balneazione in mare.

Obbiettivi:

  • Recupero della vittima, valutazione delle condizioni vitali, eventuale rianimazione cardiopolmonare (RCP) e defibrillazione (BLSD)
  • Adozione di misure di sicurezza per il soccorritore (Bagnino di Salvataggio, BdS) e per la vittima.

Posto che il rischio “0” non esista questo obbiettivo consisterà nel minimizzare per quanto possibile, durante le varie manovre, il contatto stretto tra vittima e soccorritore, utilizzando in modo appropriato le attrezzature di salvataggio/soccorso a disposizione del BdS.

La regola del “Miglior soccorso Possibile”

Le operazioni di salvataggio e soccorso, specie in ambiente marino, possono presentare come noto variabili e talora incognite, legate di volta in volta al mutare delle condizioni geomorfologiche ed ambientali (arenili, scogliere) e meteomarine (correnti dominanti, vento, tipo di fondale). Ciò considerato ogni BdS deve operare in ogni situazione il miglior soccorso possibile.
Il BdS cioè, valutando le condizioni, i mezzi a disposizione, la previsione temporale di arrivo del soccorso avanzato (112, Guardia Costiera) deve stabilire, in qualità di “decisore esperto”, quale sia in una determinata situazione il percorso migliore per salvare una vita.
Questo comporta sia l’assimilazione dei migliori protocolli teorici operativi, sia la indispensabile flessibilità individuale per poterne trarre i migliori vantaggi.
Gran parte di queste indicazioni sono state espresse nel Corso “Aggiornamento COVID-19 per BdS”: www.salvamentonline.it

Vogliamo tuttavia ribadire e sottolineare le procedure principali da attuare durante questo periodo critico.

FASE DI SALVATAGGIO ( = rimozione della vittima dalle condizioni di pericolo)

Obbiettivo prioritario di questa fase è la velocità nel raggiungere la vittima e nel trasferirla a terra, il tutto nelle maggiori condizioni di sicurezza possibili.
Si raccomanda comunque al BdS di utilizzare attrezzature che consentano, laddove sia possibile, di mantenere una sufficiente distanza dalla vittima, sebbene in caso di salvamento di una vittima inerte o non collaborante tale distanza viene di forza ad annullarsi.
Il BdS potrà decidere, a seconda dei casi, tra due strategie:
a) a nuoto: entrare in acqua muniti di apparecchi di sostentamento: rescue can / rescue tube / salvagente anulare / altri dispositivi simili;
b) con mezzi di navigazione: il BdS a seconda dei casi può scegliere tra pattino di salvataggio / rescue board / moto d’acqua con barella / altri natanti.

Si raccomanda inoltre al BdS di operare il salvataggio indossando maschera e boccaglio. Il boccaglio in particolare può essere utilmente provvisto di filtro “antivirale”, sempre che questo non comporti in fase di nuoto veloce una limitazione critica per la respirazione del soccorritore stesso (si consiglia una valutazione preliminare in prova simulata).

FASE DI SOCCORSO ( = ripristino e mantenimento delle condizioni vitali)

Una volta a terra il BdS procederà alla valutazione completa della vittima (coscienza, respiro spontaneo, traumi, ferite, ecc.).
Si consiglia di eseguire queste manovre conservando (solo se possibile) una adeguata distanza, utilizzando guanti e mascherina (chirurgica o FFP), visiera trasparente o al limite mantenendo la maschera da nuoto sul viso.

In caso di BLSD
Si ricorda che una vittima da sommersione e in fase di annegamento è primitivamente un soggetto con insufficienza respiratoria acuta per asfissia e che quindi la rianimazione cardiopolmonare (RCP) per una tale vittima deve essere completa:

  • ventilazioni
  • supplemento di ossigeno normobarico (se disponibile)
  • massaggio cardiaco esterno (MCE, compressioni)
    (si rimanda per la sequenza tecnica al manuale BLSD per bagnini di Salvataggio, 2016, edito dalla SNS).

In epoca Covid-19 tuttavia occorre adottare alcune procedure di distanziamento al fine, come detto, di minimizzare la possibile diffusione del Coronavirus:

  • usare un pallone auto espandibile (tipo AMBU®), con o senza “reservoire”, accoppiato ad una fonte di ossigeno. Il pallone può essere munito di filtro tipo HEPA (High Efficiency Particulate Air filter) o altri simili, sebbene la reale capacità antivirale di questi filtri sia ancora dubbia ed in fase di validazione. La manovra di ventilazione con Ambu è ideale e ben realizzabile quando la RCP sia effettuata da due soccorritori;
  • solo in alternativa può essere impiegata la pocket mask, meglio se provvista di tubo distanziatore (tipo tubo di Mount);
  • va evitata, a meno di condizioni di estrema necessità, la ventilazione bocca-bocca;
  • se non è disponibile un secondo soccorritore per la manovra del pallone Ambu è raccomandato, durante il massaggio cardiaco, appoggiare sul viso della vittima una mascherina o un telino, onde evitare la possibile fuoriuscita di droplets o aerosol;
  • la fase del massaggio cardiaco esterno non necessita di particolari variazioni rispetto allo standard.

In caso di Defibrillazione
Come di consueto si consiglia di interrompere ogni manovra di RCP, tranne se possibile il massaggio cardiaco, durante il posizionamento delle placche e l’attivazione del DAE. La procedura non differisce dallo standard.

In caso di soccorso ad una vittima cosciente
Il BdS, quale soccorritore di prossimità, si trova ad intervenire per primo e sovente su pazienti affetti da patologie acute o subacute di varia natura (traumi minori, malattie cardiopolmonari, diabetici, ferite, emorragie ecc.). Si rimanda per questo capitolo al Manuale “Le patologie in ambiente acquatico” 2018, edito dalla SNS.
Anche in questi casi, dopo la necessaria attivazione del Servizio di Emergenza Territoriale (112) si raccomanda in epoca Covid di usare i dispositivi di protezione individuali, di mantenere se possibile una congrua distanza di sicurezza e di eseguire le manovre consentite dalla competenza propria del BdS.

Genova, 1 Luglio 2020

Dr. Alfredo Rossi                                                                 Dott. Prof. Giuseppe Marino
Direttore Generale Sanitario                                            Presidente Nazionale

—–

Riferimenti bibliografici:

  • Circolare Ministero della Salute del 05/06/2020 – “Indicazioni emergenziali per il contenimento del contagio da SARS-CoV-2 nelle operazioni di primo soccorso e per la formazione in sicurezza dei soccorritori” e successive
  • Manuale di salvamento per Bagnini di Salvataggio, 2013, edito dalla SNS
  • “Manuale BLSD” per Bagnini di Salvataggio e per Soccorritori non sanitari professionali, 2016, edito dalla SNS
  • Manuale di primo soccorso “Le patologie in ambiente acquatico” per Bagnini di Salvataggio e Operatori della balneazione, 2018, edito dalla SNS

 

Scarica il documento EMERGENZA COVID-19: Indicazioni operative per i Bagnini di Salvataggio (PDF)

Lignano, 28 Giugno 2020 – Completamente vestito, in acqua, un 19enne si è trovato in difficoltà e ha rischiato di annegare. E’ stato tratto in salvo solo grazie al tempestivo intervento dei bagnini. È accaduto la mattina di Domenica 28 Giugno, poco dopo le ore 9 e 30, nelle vicinanze della discoteca Kursaal a Lignano Pineta, frazione di Lignano Sabbiadoro (UD).
Lo riporta la redazione di nordest24.it il 28/06/2020, leggi l’articolo completo su nordest24.it.


Fonte: nordest24.it

Genova, 10 Giugno 2020 –  Il tempestivo intervento di Riccardo Rizzi, Bagnino di Salvataggio brevettato con la SNS Sezione di Voltri, ha salvato un giovane in difficoltà nei pressi della spiaggia libera di Murcarolo, a Genova Quinto.

Riportiamo l’articolo di Milena Sala, pubblicato su dayitalianews.com  il 10/06/2020

Murcarolo, Riccardo Rizzi, il bagnino eroe:”un bagnino per ogni spiaggia libera”

<<Riccardo Rizzi, giovanissimo, ma già con quel coraggio di chi riesce a salvare una vita umana: il 19enne di Novi Ligure che venerdì scorso ha rischiato di annegare al largo della spiaggia libera di Murcarolo, a Quinto, nel levante di Genova.
Studente del liceo Cassini, da pochi mesi maggiorenne, Riccardo Rizzi ha conseguito il brevetto due anni fa alla Società di salvamento di Voltri. Qualche giorno fa ha avuto l’occasione di mettere in pratica quegli insegnamenti e…che occasione! 
Purtroppo, non ce l’ha fatta con l’amico Zakaria Es-Sarsari, 20 anni, di Novi Ligure, che è stato inghiottito dalle onde del mare mosso davanti alla spiaggia libera di Murcarolo.

Il bagnino eroe : la testimonianza 
“È stata la mia prima volta, speravo di recuperare anche l’altro” – racconta.
Dopo questa tragedia, il Comune ha deciso di adottare misure rigorose sui litorali più rischiosi e definire un sistema di vigilanza per garantire la sicurezza e la prevenzione sulle spiagge libere.

Riccardo Rizzi: il suo appello
L’appello di Riccardo, eroe di Murcarolo, ieri e oggi, è quello di garantire necessariamente un bagnino per ogni spiaggia per contrastare la strage silenziosa dell’acqua: in Italia ogni anno si registrano 400 morti annegati, tra cui troppo bambini. Più di un morto al giorno in mare per annegamento.>> 

Leggi l’articolo Murcarolo, Riccardo Rizzi, il bagnino eroe:”un bagnino per ogni spiaggia libera” su dayitalianews.com 

Fonte e foto: dayitalianews.com

Falconara Marittima, 18 Febbraio 2020 – Anche Massimo Albanesi, Direttore della Società Nazionale di Salvamento di Ancona-Falconara Marittima alla cerimonia di consegna avvenuta presso il comune di Falconara Marittima (AN).

Riportiamo l’articolo “Salvata in piscina dall’arresto cardiaco, le viene donato un defibrillatorepubblicato online dalla Redazione di anconatoday.it il 18/02/2020.
La commerciante era stata salvata da un arresto cardiaco proprio grazie a un defibrillatore mentre si trovava in piscina ad Ancona

<<E’ stato consegnato ieri mattina al Castello il terzo defibrillatore a servizio della città, dopo l’acquisto da parte delle Pro Loco Falconamare e Pionieri di Rocca Mare dei primi due dispositivi, acquistati a fine 2019 con gli incassi della rassegna ‘Sapori d’autunno’. Il terzo defibrillatore è stato donato dalla ditta produttrice, la Emd112, alla commerciante falconarese Marilena Mainardi, che il 13 marzo 2018 è stata salvata da un arresto cardiaco proprio grazie a un defibrillatore della società fiorentina mentre si trovava in piscina ad Ancona.
La donazione rientra nel progetto Forward Hearts. «La nostra azienda – ha spiegato Simone Madiai, della Emd112, durante l’incontro al Castello – dona un defibrillatore a chi viene salvato, un modo per interfacciarsi direttamente con i cosiddetti ‘miracolati’. Il dispositivo donato va installato in un’area pubblica, perché l’obiettivo è proteggere l’intera comunità. Ogni anno doniamo fino a 30 defibrillatori in Italia con questo progetto». Marilena Mainardi e Simone Madiai erano presenti nella mattinata di oggi, lunedì 17 febbraio, insieme ai rappresentanti delle associazioni che a novembre hanno organizzato la raccolta fondi nell’ambito della rassegna ‘Sapori d’autunno’: Carlo Rossi per Falconamare e Ivo Piccinini per Pionieri di Rocca Mare. L’incasso e le somme donate dagli sponsor hanno permesso di acquistare due defibrillatori e tre contenitori da esterno. Al Castello c’era anche Massimo Albanesi, della locale Società nazionale di salvamento, che ha offerto il supporto dell’associazione per insegnare come utilizzare i dispositivi. Tutti sono stati ricevuti dal sindaco Stefania Signorini. «Tengo molto a questo progetto – ha affermato il primo cittadino – e voglio ringraziare tutti gli attori che si sono attivati dal novembre scorso per l’acquisto dei primi defibrillatori. Deve crescere sia la sensibilità, sia la sicurezza intesa come cardioprotezione. Questo deve essere l’inizio di un percorso per incidere in maniera importante con la prevenzione». «Mi auguro che altre associazioni prendano a esempio la nostra iniziativa di novembre – ha aggiunto Carlo Rossi – affinché vengano acquistati quanti più defibrillatori possibile».
L’incontro di questa mattina ha rappresentato anche l’occasione di mostrare la facilità di utilizzo dei dispositivi, anche grazie a una voce registrata che indica cosa fare. Ogni anno si registrano 60mila decessi dovuti ad arresto cardiaco e molti di questi potrebbero essere evitati grazie a un utilizzo immediato del defibrillatore. Il Comune ha preso in carico i defibrillatori e deciderà insieme alle associazioni i luoghi in cui installarli.>>

Leggi l’articolo online su anconatoday.it

Fonte e foto: anconatoday.it

Forte dei Marmi, 22 Ottobre 2019 – Un poliziotto assieme ai bagnini ha salvato due piccoli turisti, che si erano tuffati nelle acque di Vittoria Apuana, frazione di Forte dei Marmi (LU), ed erano andati in difficoltà perché non riuscivano più a rientrare a riva.

Ecco l’articolo pubblicato online il 20 ottobre 2019 su

Si tratta dell’ennesimo episodio di turisti che vanno a fare il bagno fuori stagione e rischiano di annegare: stavolta è andata bene, non così alcune settimane fa quando una turista tedesca non ce l’ha fatta. Una sequenza incredibile di casi che a Forte ha alimentato il dibattito sull’opportunità di prevedere un servizio di sorveglianza in spiaggia anche nei mesi freddi. Perché in Versilia, e soprattutto a Forte, i turisti continuano a fare il bagno in questi periodi.
Mercoledì 9 ottobre due piccoli turisti svizzeri in compagnia della loro nonna si sono recati in questura a Massa per ringraziare il loro “angelo”, cioè Jacopo Ceragioli, agente scelto della squadra volante cittadina. Nel pomeriggio del lunedì precedente, prima di cominciare il turno serale, Jacopo stava passeggiando con la fidanzata sul lungomare di Vittoria Apuana.
Quando è stato attirato dalla voce di una signora, preoccupata per i due nipoti che, dopo essersi tuffati in mare, non riuscivano più a ritornare a riva per la forte corrente. Ceragioli, esperto surfista, è corso in spiaggia, ha preso un pattino e, destreggiandosi tra le correnti piuttosto forti in quel tratto di mare, ha recuperato i due bambini e i bagnini che, nel frattempo, si erano tuffati per operare il salvataggio. Ieri mattina in questura a Massa per Jacopo Ceragioli sono arrivati i complimenti del questore di Massa-Carrara Giuseppe Ferrari, per il coraggioso intervento al servizio di cittadini in difficoltà.

Leggi l’articolo Bambini in difficoltà in mare: salvati da poliziotto e bagnini su “Il Tirreno” ed. Versilia, 20/10/2019

Leggi anche Poliziotto eroe salva due bimbi su “La Nazione” ed. Massa Carrara, 19/10/2019

Fonte e foto: “Il Tirreno” ed. Versilia

Ferrara, 20 Settembre 2019 – Continua la sinergia, ormai consolidata, tra Società Nazionale di Salvamento e GNRAC – Gruppo Nazionale per la Ricerca sull’Ambiente Costiero al fine di coniugare gli studi sulle coste con la sicurezza della balneazione.
Il CNSC “Convegno Nazionale di Studi Costieri”, organizzato da GNRAC, si terrà Venerdì 20 Settebre 2019 a Ferrara presso Ferrara Fiere e Congressi.
La SNS sarà presente all’evento: interverranno il Prof. Giuseppe Marino, Presidente della Società Nazionale di Salvamento, e il Dott. Dario Giorgio Pezzini.
Scarica qui il programma completo del “Convegno Nazionale di Studi Costieri” (pdf).

Fonte e immagini: GNRAC