Società Nazionale di Salvamento, dal 1871... per la sicurezza della vita sul mare
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intervista

Guardialfiera, 24 Marzo 2022 – Con molto orgoglio voglio comunicare che la ODV SNS Sez. Guardialfiera ha organizzato  una missione umanitaria a sostegno del popolo ucraino e tre volontari (Fratangelo Nicola, Fratangelo Lorenzo e il medico dott. Bruno Giordano il quale ha voluto da subito affidare i tanti farmaci alla SNS ) della SNS sez. di Guardialfiera partiranno Venerdì 25 Marzo alle ore 14:00 da Guardialfiera (CB) ed arrivo sabato alle ore 16 circa nella cittadina di Krasnobròd a bordo del Fiat Ducato della SNS sez. Guardialfiera, percorrendo circa KM 2000; ad accoglierli ci sarà il sindaco il quale ospiterà i volontari con spese a suo carico.
I beni saranno consegnati direttamente agli ospedali e orfanotrofi Ucraini tramite i volontari mettendo a rischio la propria vita.
I beni sono soprattutto farmaci, alimenti bimbi, vestiti bimbi, piumoni e coperte.
Alla riuscita della missione hanno contribuito: il presidente dell’UNCI (Unione Nazionale cavalieri d’Italia provincia di Campobasso, il Presidente Calcio del Benevento, la società calcio primavera Campobasso, aziende e privati.
Allego alcune foto, se farà piacere invierò successivamente altre foto della partenza e dell’arrivo alla cittadina di Krasnobrod.
Sempre orgoglioso di far parte della “famiglia Salvamento”, spero di aver fatto cosa gradita.
Nicola Fratangelo
Presidente
Società Nazionale di Salvamento – sez. di Guardialfiera-Molise
Fonte e foto: Nicola Fratangelo – SNS Guardialfiera

Marina di Ravenna, 4 Settembre 2021 – Nell’ambito delle iniziative del 150° anniversario della SNS,  si è svolta alla Darsena Pescherecci di Marina di Ravenna la seconda edizione del Palio della Voga 2021, sfida sui mosconi rossi tra i bagnini e le bagnine della Riviera romagnola. Società Nazionale Salvamento Sez. di Ravenna tra gli organizzatori.

Da ravennanotizie.it (leggi): E’ stato Contro, bagnino di Comacchio, a vincere il titolo di miglior vogatore in canotta rossa e a conquistare la voga. Mentre la vittoria del palio in rosa è andata alla ravennate Giulia Parisini, che si è riconfermata campionessa.
“La sfida ha visto partecipanti da Rimini ai Lidi ferraresi,  provenienti da tutte le spiagge – avevano spiegano gli organizzatori dell’evento, Endas Ravenna insieme a Società Nazionale Salvamento Sez.Ravenna e Pro Loco Marina di Ravenna-.  Siamo orgogliosi di riportare questo storico evento in città e ringraziamo le collaborazioni ulteriori Autorità Portuale e Capitaneria di Porto”.

L’articolo pubblicato sul quotidiano “Il Resto del Carlino” ed. Ravenna il 06/09/2021 .

Simona Tarlazzi, Società Nazionale Salvamento Sez. di Ravenna

La locandina dell’evento

Foto: SNS Ravenna

Fonte: ravennanotizie.it e “il Resto del Carlino” ed. Ravenna

Roma, 28 Luglio 2021 – L’affogamento è tra le prime dieci cause di morte per i più piccoli. L’esperto: «Bisogna avere un’attenzione costante». Riportiamo l’articolo di Antonio Calitri pubblicato il 28/07/2021 sul quotidiano “Il Messaggero”.

Mare e piscine
Allarme annegamenti
I bambini e le regole per bagni in sicurezza

L’affogamento è tra le prime dieci cause di morte per i più piccoli. L’esperto: «Bisogna avere un’attenzione costante»

IL VADEMECUM Con l’entrata nel clou della stagione balneare anche in Italia le cronache si riempiono di notizie di morti dovute ad annegamenti. E spesso riguardano i bambini e ragazzi dei quali gli annegamenti in Italia sono una delle prime 10 cause di morte prematura. Per cercare di arginare questo triste fenomeno, l’Istituto superiore di sanità ha diffuso un opuscolo con le norme che possono evitare tante morti. Anche perché, al di là dell’impegno di molte istituzioni (Ministero della Salute, Iss, Ispra, Società Nazionale di Salvamento, Gruppo Nazionale per la Ricerca in Ambiente Costiero, Capitanerie di Porto, Guardia Costiera e Anci) che hanno dato vita all’Osservatorio per la prevenzione degli annegamenti, il numero delle morti negli ultimi anni è rimasto abbastanza stabile intorno ai 400 eventi fatali.
I DATI Certo, può sembrare un’inezia se confrontato ai dati mondiali segnalati dall’Oms la settimana scorsa ovvero «236.000 persone nel solo 2019 che hanno perso la vita a causa di annegamento» e ben «2,5 milioni di persone nel decennio fino al 2019» e di queste «il 60% sono stati tra quelli di età inferiore ai 30 anni, con i tassi più alti tra i bambini di età inferiore ai cinque anni». L’Italia sta un po’ meglio anche tra i paesi occidentali visto che, come ha spiegato il dottor David Meddings, del dipartimento determinanti sociali della salute dell’Oms, «l’annegamento è la principale causa di morte per i bambini sotto i cinque anni in Cina e la seconda negli Stati Uniti e in Francia». Ma dover registrare centinaia di morti all’anno a causa di un evento quasi sempre prevedibile resta comunque inaccettabile. Per questa ragione l’Iss torna a farsi sentire con delle semplici regole di prevenzione sottolineando che «sorvegliare costantemente i bambini in acqua è la prima regola» da seguire. Tra gli altri accorgimenti importanti l’istituto consiglia di «recintare le piscine e coprirle con un telo quando non si usano. Togliere tutti i giocattoli e far indossare le cuffie» ai bambini. Bisogna infatti tener conto che un bambino fino atre, quattro anni, «può trovarsi in difficoltà anche in pochi centimetri d’acqua» e soprattutto che «sono sufficienti dai 3 ai 6 minuti per annegare». «Vigilare in maniera efficace» continuano gli esperti, significa «mantenere un costante contatto visivo e uditivo e trovarsi a portata di mano in caso si debba intervenire. Il tempo che occorre per recuperare il bambino che è sparito dalla nostra visuale può essere fatale. Quelli che possono sembrarci pochi istanti occupati a fare una telefonata, in realtà possono essere minuti. Chiediamo a un altro adulto fidato di mantenere il contatto visivo del bambino se abbiamo urgenza di allontanarci o distrarci anche per pochi attimi».
IL RISCHIO Un serie di consigli che potrebbero sembrare banali ma che in tanti non tengono in considerazione visto che poi gli annegamenti si ripetono. Come mai? «Nella balneazione, a molti adulti e praticamente a tutti i bambini», spiega il professor Giuseppe Marino, presidente della Società Nazionale di Salvamento, «manca la percezione del rischio. Una piscina piccola sembra innocua così come stare a pochi centimetri d’acqua in mare ma alle volte e soprattutto per i più piccoli, anche queste situazioni possono essere fatali. Per evitarle, la prima misura da mettere in atto è l’attenzione costante. Bisogna sapere che l’annegamento dei bambini, anche per la forma della loro epiglottide, è un annegamento silenzioso e per tanto ci deve essere sempre un controllo visivo con il bambino perché potrebbe scomparire da vicino senza accorgersene e se non ci si accorge, se non si interviene entro 5 minuti, i danni diventano irreparabili». Questo però apre un altro argomento, quello di saper intervenire. «In piscine aperte al pubblico e nei lidi in concessione», continua Marino, «è obbligatoria la presenza del bagnino che controlla, previene ma sa anche intervenire in caso di emergenza. E lì infatti si registrano molti meno casi. Nelle spiagge libere invece il bagnino non è previsto e i casi sono molto più numerosi. Sarebbe importate che anche sulle spiagge libere ci fossero dei bagnini o per lo meno che si avvertissero i bagnanti con dei cartelli che quel tratto di spiaggia non è sicura. Così come bisognerebbe avvisare se in quel tratto ci sono dei pericoli come correnti insidiose, falesie o altro». Antonio Calitri 

Fonte e immmagini: Il Messaggero