Società Nazionale di Salvamento, dal 1871... per la sicurezza della vita sul mare
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Formazione

L’utilizzo delle moto d’acqua come mezzi di soccorso e di intervento rapido, si è rivelato in molti casi vincente. Infatti queste piccole imbarcazioni dotate di un potente motore azionato da idrogetto, oltre ad evitare il pericolo di ferire accidentalmente l’infortunato (l’elica è interna ad un sistema di propulsione blindato), riescono in modo facile e veloce ad intervenire, laddove le particolari condizioni meteo-marine con forti raffiche di vento o onde molto alte, impediscono l’utilizzo delle imbarcazioni di soccorso tradizionali.

Le moto d’acqua gestite da un pilota esperto, risultano manovrabili in qualsiasi condizione, inaffondabili, potenti, sicure e sopratutto sono in grado di garantire un intervento rapido senza perdita di tempo prezioso, che può essere determinante per salvare la vita di chi si trova in difficoltà. In caso di rovesciamento sono facilmente riposizionabili da un solo operatore e alcuni modelli sono dotati di speciali barelle per agevolare il trasporto del pericolante.

Il Comando Generale Corpo delle Capitanerie di Porto, per voce del Contrammiraglio Stefano Vignani, ha espresso il suo parere favorevole all’utilizzo delle moto d’acqua da parte dei Bagnini per l’attività di salvataggio, “…considerato che le caratteristiche di aderenza, di velocità e di tenuta sull’acqua indubbiamente maggiori di un comune pattino di salvataggio, nonchè ipotizzando un utilizzo anche in condizioni meteo-marine avverse, nulla osta da parte di questo Comando Generale all’eventuale impiego di acquabike per operazioni di soccorso” Roma 20 dic. 2003 (Prot. 82/76655).

Corso di Operatore di Moto d’Acqua per il Salvataggio della Società Nazionale di Salvamento

Requisiti richiesti:

  • patente nautica;
  • brevetto Bagnino di Salvataggio della S.N.S. oppure attestato comprovante la qualifica di operatore al soccorso acquatico (Volontario ambulanze, Protezione Civile, Istruttore subacqueo, Vigile del Fuoco, Forze dell’Ordine ecc.);
  • età minima 18 anni;
  • certificato medico di buono stato di salute;

A tutti gli iscritti al corso sarà consegnato il “Manuale per Operatore di Moto d’Acqua per il Salvataggio” edito dalla Società Nazionale di Salvamento.

Programma del Corso di Operatore di Moto d’Acqua per il Salvataggio

Durata corso: 2 giorni
Programma corso: Teoria n. 4 ore; Pratica n. 8 ore – TOTALE ORE: 12

1° giorno

Inizio corso – Teoria da svolgersi in spiaggia e/o sala:

  • Mezzi di salvataggio; Relazione tecnica sul p.w.c.
  • Pregi e difetti della moto d’acqua da salvataggio
  • Caratteristiche tecniche attrezz. di salvataggio in dotazione al p.w.c
  • Parti costruttive del p.w.c.
  • Elementi del codice della navigazione
  • Stage pratico di manutenzione; Funzionamento motore 2 e 4 tempi
  • Pulizia della grata; Pulizia dell’idrogetto
  • Check – list interno ed esterno moto
  • Operazioni di manutenzione ordinaria
  • Riparazione piccoli malfunzionamenti
  • Procedure di svuotamento acqua dall’interno del motore

Pratica in mare:

  • Test pratico di ingresso in mare con moto (i corsisti saranno accompagnati dal docente)
  • messa in acqua del p.w.c.- caricamento p.w.c. sul carrello
  • controllo preaccensione
  • tecnica di risalita in acqua bassa
  • rovesciamento e riposizionamento del p.w.c.
  • segnali in mare
  • esercizi di equilibrio con p.w.c. fermo
  • andatura seduta e in piedi
  • virata destra e sinistra
  • andatura con conduttore in posizione laterale seduto ed in piedi
  • uscita in mare perpendicolarmente alle riva e rientro
  • andature parallele alla costa
  • varie andature con secondo soccorritore
  • cambio di guida sul p.w.c. tra soccorritori con moto spento ed in movimento
  • andatura in piedi con entrambi soccorritori in piedi sia laterale che in tandem
  • rilevazione rotta da punti fissi sulla costa (lettura carta nautica)
  • abbrivio, uso della retromarcia e andatura in secca
  • tecniche di avvicinamento a manichino in acqua
  • percorso tra boe
  • andatura sulla cresta dell’onda e cavo dell’onda
  • tecniche di risalita in acqua fonda con uno e due soccorritori
  • simulazione caduta conducente e recupero del p.w.c.
  • stacco volontario del filo di massa in fase di superamento dell’onda
  • simulazione caduta del compagno e ralativo recupero
  • recupero pericolante
  • recupero di due pericolanti
  • uso dell’attrezzatura di salvataggio in dotazione al p.w.c. (pinne con cinghia, bay watch , ecc.)
  • vestizione (giubbotto) da parte del soccorritore di un pericolante in acqua
  • traino di più pericolanti con attrezzatura
  • uso del bay watch per traino pericolante
  • vestizione con giubbotto in mare di pericolante
  • vestizione con giubbotto di persona asfittica

2° giorno

  • traino di persona deceduta senza barella
  • traino di moto d’acqua
  • andature in scia
  • simulazione di perdita della moto con due conduttori
  • stacco filo di massa in fase di superamento di onda
  • tecnica di ricerca disperso in mare- esercizi di andatura in moto con barella
  • esercizi di avvicinamento a manichino con barella
  • andature con due soccorritori con barella
  • tecniche andatura e rientro con mare agitato
  • andature parallele alla costa con mare agitato
  • rovesciamento moto con barella
  • esercizi di spiaggiamento con barella
  • esercizi di recupero con un solo conduttore di uno/due pericolanti
  • esercizi di recupero con due soccorritore di pericolante con barella
  • esercizi di recupero d’asfittico con due soccorritori con barella
  • traino di materiale con barella
  • esercizi di ricondizionamento alla guida della moto
  • test e verifica fine corso
  • operazioni di rimessaggio moto

Tutti i partecipanti dovranno essere muniti di muta, calzari e guanti.
Saranno forniti caschetti di protezione, giubbotto salvagente ed attrezzatura varia, assicurazione, benzina, barella, manichino, ecc.

Agli allievi risultati idonei alla verifica e al test finale del corso, sarà inviato il brevetto di “Operatore di Moto d’Acqua per il Salvataggio” della Società Nazionale di Salvamento.

Istruttori:

Accedi alla pagina della “Rete formativa” per visualizzare i nominativi degli “Istruttori di Moto d’Acqua per il Salvataggio” della S.N.S.

Il primo soccorso per il Bagnino di Salvataggio

Il 2-3 marzo 2012 è stato presentato ad Orvieto il nuovo manuale di “Soccorso in ambiente acquatico” di Riccardo Ristori, Direttore Generale Sanitario nazionale SNS.

Il manuale presenta novità importanti e si incentra sulle situazioni tipiche che un bagnino di salvataggio deve affrontare come soccorritore professionale in tutti gli ambienti acquatici (spiagge, piscine, laghi, fiumi, ecc.). In particolare è stato dato il giusto peso ai casi di annegamento, oggetto di studio e di interesse specifico per la nostra organizzazione.

La Società Nazionale di Salvamento è nata nel 1871 per impulso di un gruppo di medici e, per un lungo tratto di storia, è stata in pratica l’unica associazione ad occuparsi della “rianimazione degli asfittici” e al tema dell’annegamento ha dedicato gran parte delle proprie energie e della propria ricerca nel corso di 140 anni.

Abbiamo vissuto, tuttavia, un periodo in cui, abbandonate le tecniche di rianimazione manuale, con la diffusione delle tecniche di BLS (Basic Life Support) ci siamo trovati in una posizione di retroguardia e, da trainanti, siamo diventati trainati.

Abbiamo dovuto imparare da altri. Negli ultimi anni, inoltre, una scossa provvidenziale è stata data al sistema sanitario da due importanti eventi: l’invenzione e la diffusione dei defibrillatori semiautomatici, utilizzabili anche da personale laico, e la nazionalizzazione del servizio del soccorso medico di emergenza, il 118.

Affiliandoci ad una organizzazione di grande prestigio (IRC Comunità) ci ha permesso di aggiornarci, di metterci al passo coi tempi e, soprattutto, di costruire una rete di istruttori in grado di diffondere su tutto il territorio nazionale le tecniche di BLS D (anzi di BLS Aed) garantendoci una competenza che ci pone nel nostro campo, di nuovo, all’avanguardia. Di ciò è una testimonianza il manuale del dott. Ristori.

Ci è sembrato opportuno riprenderci la nostra tradizione per rispondere alle esigenze di una associazione che ha la prerogativa di essere la più grande organizzazione di bagnini di Europa e, probabilmente, del mondo.

Le nozioni di medicina fornite nel manuale “Il soccorso in ambiente acquatico” sono aggiornate a ILCOR 2010 e al World Conference on Drowning Prevention tenutosi a Da Nang (Vietnam) nel 2011.

IMPORTANTE: a parziale modifica di quanto riportato sul manuale di “Soccorso in ambiente acquatico” in merito alla somministrazione dell’ossigeno in emergenza da parte del Bagnino di Salvataggio (vd. capitolo 4), il 27 marzo 2012 il Ministero della Salute ha espresso parere positivo sulla somministrazione stessa senza incorrere nell’esercizio abusivo della professione medica.

Scarica il parere del Ministero della Salute (pdf 807 Kb).

Il CD “Soccorso in Ambiente Acquatico” riservato agli Istruttori I.A.MA.S.

I corsi per Istruttori di Nuoto

Per essere abilitati a tenere i corsi di Istruttore di Nuoto è necessario essere in possesso del brevetto di Docente Istruttori di Nuoto.
I corsi per Docenti Istruttori di Nuoto sono organizzati annualmente dalla SNS Sede Nazionale.

“L’ambito nel quale operano i nostri Istruttori non è quello del nuoto agonistico, ma il nuoto praticato come un’abilità che qualsiasi persona deve padroneggiare. Saper nuotare è il primo gradino della sicurezza in acqua: imparando a nuotare un bambino impara prima di tutto a salvarsi.
Il nuoto è autoprotezione contro un pericolo: il suo insegnamento è, per noi, un’attività di prevenzione e di protezione civile”

Linee guida per i corsi di Istruttore di nuoto

Il corso per Istruttori di Nuoto è organizzato dalla Sezione SNS nell’ambito del territorio assegnato.
Il corso comprende almeno 12 lezioni teoriche (per 24 ore complessive) e 12 lezioni in acqua (per 12 ore complessive) per un totale di almeno 36 ore di lezione. Il corso è strutturato liberamente secondo un calendario e un orario stabiliti dalla Sezione Territoriale.
La tenuta del corso deve essere comunicata alla Sede Nazionale.
Il Docente incaricato deve tenere un registro in cui annota le lezioni impartite e le presenze degli allievi. Non possono accedere all’esame finale gli allievi assenti per più di un terzo delle lezioni.

Il kit didattico

Il kit didattico per il corso di Istruttore di Nuoto deve essere richiesto dalla Sezione organizzatrice alla Sede Centrale (costo Euro 40,00) e viene consegnato ad ogni allievo all’inizio del corso.

Il kit didattico dell’allievo iscritto al corso di “Bagnino di Salvataggio” è così composto:
– Manuale per Istruttori di Nuoto: “L’insegnamento del nuoto – L’educazione alla sicurezza in acqua”
– Polo blu Istruttore di Nuoto SNS
– Portachiavi SNS con micro-shield

La Commissione d’Esame

La Commissione d’esame è formata da:
1) un Presidente nominato dalla Sede Centrale;
2) il Docente degli Istruttori;
3) un Segretario (nominato dal Direttore di Sezione).

L’esame finale prevede:
1) una prova scritta (questionario);
2) una prova orale;
3) una prova pratica in acqua in cui il candidato dimostra di saper tenere una lezione di nuoto.

La data e la sede dell’esame devono essere portati a conoscenza delle SNS Sede Nazionale con un preavviso di almeno due settimane. La SNS Sede Nazionale provvederà alla nomina del Presidente.

Didattica

Nel corso vengono presentate due didattiche, considerate dalla nostra associazione egualmente valide: il metodo diretto (o tradizionale) e quello indiretto (o “della scoperta guidata”) inventato da R.Catteau.
Per il corso deve essere utilizzato il manuale ufficiale della SNS per Istruttori di Nuoto: L’insegnamento del nuoto – L’educazione alla sicurezza in acqua, edito dalla Società Stampa Sportiva (Roma, 2008).
Le Sezioni che utilizzano altro materiale didattico (oltre quello previsto come obbligatorio) devono preventivamente sottoporlo alla SNS Sede Nazionale.

La “nascita” del Bagnino

Nel 1918 una circolare del Ministero dei Trasporti Marittimi e Ferroviari, imponeva alla Capitanerie di Porto del regno di fare obbligo a tutto il personale addetto agli stabilimenti balneari di comprovare l’idoneità nel nuoto, nella pratica del primo soccorso e della respirazione artificiale.
Le Capitanerie di porto si rivolsero alla S.N.S. che, dopo un propedeutico corso ed un esame di idoneità, rilasciava un brevetto di “Soccorritore di spiaggia”, antesignano del Bagnino di Salvataggio.
Si arriva successivamente ad ipotizzare la figura del Bagnino di Salvataggio che, vista la sua utilità, diventa, con Legge dello stato dei primi anni ’30, obbligatoria in tutti gli stabilimenti balneari.

Il Ministero delle Comunicazioni – Marina Mercantile con Foglio d’Ordine n. 43 del 6 maggio 1929 concede alla S.N.S. l’autorizzazione al rilascio del “certificato di abilitazione all’esercizio del mestiere di bagnino”

La figura professionale del “Bagnino di Salvataggio”

Il profilo
Il Bagnino di Salvataggio è in grado di:
– organizzare e gestire l’emergenza balneare in qualsiasi condizione;
– operare per la tutela dell’ambiente naturale interessato all’attività balneare;
– prevenire, promuovere, valorizzare, educare in tema di sicurezza balneare;
– gestire i rapporti con le Capitanerie di Porto, 118, altre associazioni/enti ai fini della sicurezza balneazione.

Formazione
Il Bagnino di Salvataggio è un professionista del soccorso altamente specializzato per attuare il servizio pubblico di vigilanza e di salvataggio.
I corsi di formazione della S.N.S. abilitano alla professione e preparano il B.d.S. alla gestione delle emergenze balneari.

Le competenze
L’insieme delle capacità e delle conoscenze che consentono di svolgere la professione di Bagnino di Salvataggio si distinguono in personali, relazionali, specialistiche:
1. Personali
· versatilità;
· apertura mentale;
· autonomia;
· sicurezza in se stessi.
2. Relazionali
· comunicatore;
· coordinatore;
· gestore di rapporti interpersonali;
· incline a lavorare in gruppo.
3. Specialistiche
· tecniche del soccorso in acqua (mare, fiumi, laghi, piscine);
· tecniche marinaresche (nodi marini, voga, ecc.);
· nozioni di meteorologia;
· tecniche di primo soccorso medico,
· norme comportamentali per il bagnante;
· norme legislative del settore.

Perchè diventare “Bagnino di Salvataggio”
I Bagnini di Salvataggio possono fare molto per la sicurezza degli altri, non solo dal punto di vista professionale, ma anche di aiuto concreto e di solidarietà, vivendo un’esperienza unica, di apertura verso il prossimo.
I giovani, attraverso i corsi della S.N.S., sviluppano la loro crescita personale creandosi una mentalità di approccio attivo nel volontariato di
Protezione Civile, maturando il senso di responsabilità nei confronti dell’ambiente, acquisendo il senso della cittadinanza solidale e attiva.

Leggi anche…

Come diventare Bagnino

I Corsi e la didattica

Il regolamento degli esami

Insegnamo molto di più di un mestiere!

Il Brevetto di Bagnino di Salvataggio non solo offre l’opportunità di un lavoro all’aria aperta, ma anche di svolgere un importante servizio a favore della collettività, attività di volontariato, di impegno sociale e di Protezione Civile.