Genova, 14 Dicembre 2016 – Comunichiamo con grande orgoglio che la IMRF – International Maritime Rescue Federation ha pubblicato sul proprio sito web l’articolo “A Proposal for Bathing Area Safety Assessment” (Una proposta di valutazione della sicurezza dell’area di balneazione).
Link all’articolo su IMRF Website: http://www.international-maritime-rescue.org/a-proposal-for-bathing-area-safety-assessment
Link alla pagina dedicata a SNS su IMRF Website: http://www.international-maritime-rescue.org/national-rescue-society-of-italy
Dal sito IMRF: la Società Nazionale di Salvamento, membro di IMRF, ha fornito una informativa preparata dall’Ammiraglio (MD) rt. Dr. Francesco Simonetti, membro del Comitato Medico Scientifico SNS, dal titolo “A Proposal for Bathing Area Safety Assessment”.
Il tema è focalizzato sul soccorso in spiaggia con la visione di “un servizio di soccorso senza soluzione di continuità dalla spiaggia al mare aperto”. La SNS vorrebbe condividere le informazioni con le organizzazioni IMRF che sono specializzate in questo tipo di soccorso, o per coloro che hanno un reparto dedicato al soccorso in spiaggia.
Da Rapporti Istisan 16:10 “Incidenti in acque di balneazione: verso una strategia integrata di prevenzione degli annegamenti”: “La valutazione della sicurezza è riferita all’Area di Balneazione (AdB) e non alla “spiaggia”. L’AdB è definita come un tratto di costa o di riva di fiume o di lago con caratteristiche uniformi sotto il profilo naturale (geo-morfologia, idrologia) e antropico (fonti di pressione, limiti amministrativi). Nel 2012 erano censite 4880 aree costiere e 629 aree interne, per un totale di 5509 AdB. Il termine è più ampio di quello di “spiaggia”, che indica i depositi di sabbia o di ghiaia in prossimità della riva del mare, e più ridotto del termine “costa”, che indica la zona di reciproca influenza tra il mare e la terra. Analogamente, i termini di “arenile” e di “fondale” sono riferiti rispettivamente alla parte emersa e a quella sommersa dell’AdB. Il vantaggio di quest’approccio sta nel potersi indifferentemente applicare sia ad aree costiere (mare e transizione), sia ad aree interne (laghi e fiumi). Inoltre, il Portale Acque ha già definito tali aree per il controllo della qualità igienico-sanitaria delle acque, collocando in ciascuna di esse un singolo punto di prelievo. Di conseguenza, per ogni AdB, sarà possibile disporre della valutazione integrata di tutti i rischi per i bagnanti”.
Fonte: IMRF