Genova, 24 Giugno 2020 – Sabato 13 e Domenica 14 Giugno la premiazione degli studenti vincitori del concorso Io racconto il mare, indetto dalla Società Nazionale di Salvamento col patrocinio del MIUR.

Riportiamo l’articolo di Rossella Belardi

“Io racconto il mare: la parola ai più piccoli, bambini e ragazzi” 

pubblicato online su mywhere.it il 24/06/2020.
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<<GENOVA – Sabato 13 e domenica 14 giugno si è svolta  la premiazione degli studenti vincitori del concorso Io racconto il mare, indetto dalla Società Nazionale di Salvamento col patrocinio del MIUR. Un’occasione che ha dato voce ai più piccoli e ai ragazzi delle scuole di tutta Italia, che hanno raccontato cos’è per loro il mare e in che modo possiamo difenderlo e valorizzarlo.

Se vi chiedessero di “raccontare” il mare senza superare le 30 mila battute, da cosa iniziereste? Forse dal suo aspetto, dal colore, dalla forza delle onde, dalla profondità. Potreste descrivere la biodiversità, gli abitanti“belli” e “brutti”, quelli “simpatici” come il pesce pagliaccio e quelli temibili come lo squalo, oppure parlereste di ciò che significa per voi, dei ricordi che vi legano, ricordi della vostra infanzia e adolescenza. Altri scriverebbero di come non lo stiamo proteggendo abbastanza. Insomma, c’è molto da dire. E i nostri ragazzi? Loro cosa ne pensano? Potete scoprirlo leggendo i libri intitolati Io racconto il mare editi da AGBook Publishing, casa editrice romana che, insieme al MIUR e alla Società Nazionale di Salvamento, ha coinvolto gli studenti delle scuole primarie e secondarie di tutta Italia. Gli elaborati sono stati pubblicati in tre volumi dedicati alle opere degli studenti delle scuole primarie e di quelle secondarie di primo e secondo grado.

Il termine per l’invio degli elaborati era fissato al 31 marzo 2020, in piena pandemia da Coronavirus, ma questo non ha fermato né i partecipanti né i loro insegnanti, che sono stati orgogliosi di presentare i lavori dei propri studenti. A questo proposito una docente della capitale ha detto che vedere pubblicati tutti i lavori dei suoi piccoli alunni, anche dei bambini con difficoltà, l’ha commossa, e che la pubblicazione ha agito fortemente sulla loro autostima.

IN VIAGGIO CON LA FANTASIA

Il volume che contiene i racconti scritti dai bambini delle scuole elementari è un concentrato di allegria e di colori, grazie anche ai disegni realizzati dagli stessi alunni. Un libro per tutte le età, adatto ai grandi e ai piccini, capace di regalare sorrisi, e che ci riporta a quando avevamo la stessa età dei bambini che l’hanno ideato, un tempo in cui tutto ci sembrava facile. Leggendo queste pagine infatti ci accorgiamo di aver perso un po’ di quell’ingenuità che è tipica dell’età infantile e che invece aiuterebbe a semplificarci la vita. I bambini non pensano in termini di scadenze o di lungaggini burocratiche, ma ragionano in termini di soluzioni, in modo pratico: basta la buona volontà, e se accanto a te ci sono mamma e papà, o un amico, non c’è problema che non si possa risolvere.

Possiamo imparare molto dall’altruismo e dalla generosità che i personaggi  descritti manifestano nei confronti degli estranei, di chi non conoscono ed è diverso da loro.

Perché leggere Io racconto il mare- Raccolta degli elaborati degli alunni della scuola primaria?

Abbiamo chiesto ad alcuni piccoli lettori delle scuole elementari di esprimere la loro opinione. Ecco cosa ci hanno risposto:

E’ una storia bellissima perché parla degli animali (Aurora, 8 anni)

E’ divertente, non è complicato, è una cosa semplice. Mi andrebbe di leggerlo tutto. E’ istruttivo. Di sicuro i bambini lo porteranno a casa propria per farlo vedere ai genitori e forse i genitori potranno capire qualcosa. (Tommaso, quasi 9 anni)

IN MARE TRA MILLE AVVENTURE

Le storie scritte dagli studenti delle scuole medie ci rammentano quanto è bello sognare, essere ottimisti, fiduciosi, e voler fare la differenza. I giovani autori raccontano cosa rappresenta per loro il mare: un ecosistema da difendere, affascinante e da temere, un mistero. Il mare ci sfida a superare le nostre paure, ma è anche un amico che ci offre molte cose[…]  ci dà tante emozioni. Possiamo chiedergli un consiglio, porgli domande e scrivergli una lettera.

Emerge anche la voglia di agire, di far capire agli adulti che è da irresponsabili continuare a non rispettare il mare perché le conseguenze si ripercuotono non solo sugli animali e le piante delle comunità marine, ma anche sugli esseri umani. I protagonisti delle avventure narrate subiscono trasformazioni, sono osteggiati, oggetto di ingiustizie e pregiudizi anche da parte dei loro stessi familiari, ma sono disposti ad accettarli pur di difendere il mare che gli è così caro.

SE IL MARE POTESSE PARLARE

I racconti degli studenti delle scuole superiori raccolgono le loro riflessioni, le speranze e i ricordi. Questi ragazzi, prossimi all’età adulta, si documentano su ciò che sta avvenendo intorno a loro, sull’inquinamento, sull’eccessivo sfruttamento delle risorse che il mare offre, e sono consapevoli della necessità di intervenire per evitare il peggio. Alcuni di loro s’immedesimano nel mare, gli attribuiscono un carattere umano e lo lasciano sfogare immaginando cosa direbbe a noi esseri umani se potesse parlare.

C’è chi descrive questo habitat come la scena di un crimine in cui la vittima coincide con il colpevole: l’uomo. Qualcun altro mette a nudo le proprie paure e paragona la sua generazione con quelle precedenti, evidenziando le debolezze, gli errori commessi in buona fede e l’indifferenza di chi è convinto che i piccoli gesti di responsabilità non servano a nulla. In troppi si nascondono dietro questa giustificazione vivendo senza preoccuparsi delle conseguenze delle proprie azioni.

Un libro da cui emergono i timori dei giovani per l’incertezza del loro futuro, ma anche la passione e l’amore per il mare, il posto in cui sentirsi liberi, dove nessuno li giudica.

Io racconto il mare ha tutti gli elementi capaci di catturare l’attenzione del lettore (avventura, mistero, amicizia, amore) con una marcia in più.  A raccontare, infatti, non sono persone lontane da noi, autori irraggiungibili che difficilmente potremmo incontrare: sono i nostri ragazzi.>>

Fonte: mywhere.it

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